San Giovanni Stone, martire inglese sotto Enrico VIII, sarà festeggiato dai Frati Agostiniani il 25 ottobre, con un concerto dopo la Santa Messa.
Programma
17.15: concerto di musica sacra
18.00 Animazione della Celebrazione Eucaristica di San Giovanni Stone, martire agostiniano sotto Enrico VIII.
LOCANDINA(pdf)
Nota biografica
Nacque in Inghilterra. Padre Giovanni Stone agostiniano si rifiutò di riconoscere Enrico VIII come capo della Chiesa inglese. Infatti il religioso Stone affermava che il capo della Chiesa di Inghilterra non poteva essere il re ma il Padre spirituale costituito da Dio, cioé il Papa. In questo modo l’agostiniano Stone fece la scelta più coerente con la sua fede e fu imprigionato il 14 dicembre 1538. Dopo un anno di carcere fu condannato a morte per le sue posizioni papiste e non favorevoli allo scisma. Padre Stone fu impiccato a Canterbury il 27 dicembre 1539. Fu canonizzato nel 1970 da Paolo VI assieme a 39 martiri, uccisi per l’unità della Chiesa. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Canterbury in Inghilterra, commemorazione di san Giovanni Stone, sacerdote dell’Ordine dei Frati di Sant’Agostino e martire, che, strenuo difensore della fede cattolica, subì il martirio sul patibolo sotto il re Enrico VIII.
Tratto dal sito www.santiebeati.it:
Il 3 novembre 1534 il parlamento inglese dichiarava che il re era il capo supremo della Chiesa in Inghilterra. Veniva così ufficializzato, reso esecutivo e obbligatorio per tutti i sudditi lo scisma dell’Inghilterra dalla Chiesa cattolica.
Ai religiosi non rimaneva che scegliere una di queste tre possibilità: giurare fedeltà al re e abbandonare la vita religiosa, rifugiarsi all’estero o affrontare il carcere e la morte. Padre John Stone, del convento agostiniano di Canterbury, fece la scelta più coerente con la sua fede. Quando un agente del re, il 14 dicembre 1538, si presentò al convento con l’ordine di chiudere la casa religiosa e di far firmare ai membri della comunità il giuramento di fedeltà, molti si sottomisero per paura, p. John no.Messo in prigione e portato poi al cospetto del primo ministro Thomas Cromwell, si cercò di convincerlo ad aderire allo scisma. Ma niente e nessuno riuscirono a persuaderlo. Anzi, nei dodici mesi di prigione che seguirono alla sua cattura, di sua spontanea volontà volle aggiungere ulteriori penitenze alle già numerose sofferenze che gli venivano inflitte, per avere la forza di rimanere fedele a Cristo nel momento della testimonianza suprema. Infine il processo e la sentenza: il “papista” fu condannato a morte.
Il 27 dicembre 1539 una lenta e lugubre processione si snodava per le vie di Canterbury. P. John, adagiato e legato sopra un graticcio trascinato da un cavallo, attraversò la città e venne portato su una collina fuori dalle mura, ove venne impiccato. Poi, secondo la barbara usanza del tempo, il suo corpo venne squartato e i resti furono fatti bollire in una caldaia.
Nel libro contabile del ciambellano di Canterbury c’è un elenco delle spese pagate dal comune per il legname usato per la costruzione del patibolo e del capestro: “Pagato per mezza tonnellata di legname per una forca con cui impiccare il frate Stone: 2s 6d.”.
Beatificato da Leone X nel 1886, Paolo VI il 25 ottobre 1970 lo dichiarava santo, insieme ad altri 39 martiri, sacerdoti, religiosi e laici, uomini e donne, uccisi per la verità e l’unità della Chiesa.La sua memoria liturgica ricorre il 25 ottobre.LOCANDINA(pdf)