Sempre certamente, o fratelli, dovete tener presente che Cristo è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Ma soprattutto in questi giorni in cui, commossi da tanta grazia, non vogliamo che quel che è avvenuto una volta per tutte sia dimenticato, e [per questo] ne celebriamo l’anniversario, informati dalla fede, confermati dalla speranza, infiammati dalla carità, partecipiamo con solennità alle celebrazioni temporali, desideriamo incessantemente quelle eterne. Se Dio infatti non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci darà ogni cosa insieme con lui?
(S. Agostino, Serm. 229/D, 1)