Dopo l’appello anti degrado, ieri le celebrazioni di Sant’Agostino. Il priore: «Basta oltraggi»
L’articolo di Ivana Zuliani e Mauro Bonciani sul Corriere Fiorentino.
L’appello dell’Associazione Amici di Santo Spirito a sindaco e questore per azioni concrete contro il degrado che assedia basilica e piazza è echeggiato anche durante la messa che ieri pomeriggio ha chiuso le celebrazioni per Sant’Agostino. E Palazzo Vecchio e Questura sono pronti ad incontrare l’associazione e di residenti. È stato il priore degli Agostiniani, Giuseppe Pagano che nella messa ha dato voce al disagio diffuso del rione e ai tanti commenti sull’appello arrivato martedì attraverso il Corriere Fiorentino dove si sottolineavano «gli oltraggi al luogo sacro», aggiungendo che «non è possibile andare avanti così, occorre fermare il degrado. Sindaco e questore adottino provvedimenti per restituire dignità e sicurezza».
«Non so se avete visto l’articolo del Corriere Fiorentino — ha detto padre Pagno ai fedeli durante la celebrazione — c’erano delle foto non belle, non per la qualità, ma per quello che raffigurano. Speriamo in futuro ne vengano pubblicate di migliori». Dopo la messa i parrocchiani si sono ritrovati per un momento conviviale. Ed è stata l’occasione per commentare l’appello. «Sotto casa mia c’è un club dove fanno musica fino alle tre, suonano i tamburi in piena notte. Andremo dal questore» afferma una residente del quartiere. «Ma poi il bambinello lo avete trovato?», chiede un altro a un frate della comunità agostiniana, riferendosi alla statua di Gesù rubata dal presepe lo scorso Natale. «No, il ragazzo che l’ha rubato ha confessato, ma non l’ha restituito».
L’appello contro il degrado è stato pubblicato sul sito e le pagine social della comunità agostiniana. «C’è tanta condivisione da parte dei fiorentini — afferma padre Pagano — sono contento che gli Amici di Santo Spirito abbiano avuto il coraggio di esporsi, sennò sembra che il degrado sia una “paranoia” di noi frati». Padre Giuseppe ogni mattina quando si alza trova il sagrato e la piazza ricoperti di sudicio: «Non c’è il senso del sacro, non c’è rispetto. L’impressione è che qui si possa fare quello che si vuole. Abbiamo tanto sostegno dalla gente, ma le istituzioni non le capisco», aggiunge. Secondo il priore contro degrado e maleducazione «che feriscono il quartiere ci vorrebbero prevenzione e far rispettare le leggi». «Se non vedremo un miglioramento ci penseremo noi — dice padre Pagano — mettendo, sia pure a malincuore, i cancelli a protezione della chiesa. Dobbiamo trovare i fondi e chiedere i permessi alla Sovrintendenza. Ma a Roma, alla chiesa agostiniana, li hanno messi e per lo stesso motivo».
Palazzo Vecchio, chiamato in causa, risponde con l’assessore alla sicurezza, Andrea Vannucci. «Santo Spirito è sempre oggetto di grandissima attenzione da parte dell’amministrazione. In questi anni è stata completamente rifatta, dal selciato alle aiuole fino alla fontana restituita al suo antico splendore. Sono inoltre state installate telecamere di video sorveglianza — spiega Vannucci — sono stati aumentati i controlli, in sinergia con tutte le istituzioni, a partire dalla prefettura e alle forze di pubblica sicurezza, oltre ai nostri vigili. Vi è stato istituito un security point periodico della municipale e giornalmente la Polizia di Stato pattuglia la piazza e l’intera zona». E aggiunge, aprendo al confronto: «Santo Spirito è un luogo meraviglioso, caro a tutti i fiorentini. L’ impegno congiunto per renderla sempre più bella e vivibile è garantito e ci vede in prima linea. Gli stimoli a fare meglio sono sempre ben accetti: incontrerò molto volentieri e con la necessaria attenzione l’associazione degli Amici di Santo Spirito». E da via Zara, sede della Questura, il questore Armando Nanei afferma: «Siamo come sempre disponibili ad incontrare l’Associazione, certi che l’incontro non potrà essere che proficuo per entrambe le parti».
Ivana Zuliani – Mauro Bonciani
Corriere Fiorentino del 29 agosto 2019