Sulla questione RSA in Santo Spirito, pubblichiamo la lettera che il Priore Padre Giuseppe Pagano OSA ha inviato al Corriere Fiorentino, che ringraziamo per lo spazio, nella quale si raccontano i contatti avuti, sull’argomento, col Ministero della Difesa una volta avuta notizia della dismissione della caserma.
Egregio direttore, mi permetto di disturbarla per il tema che da giorni come giornale state trattando.
Tre anni fa avevamo sentito dire che la Caserma Ferrucci sarebbe stata data in concessione per realizzare una Rsa. Scrissi subito una Pec al ministero della difesa e ne riporto una parte: «Da qualche giorno sono venuto a conoscenza della possibilità che venga realizzata una Rsa nella parte occupata dai militari (…) desidererei e suggerirei, qualora queste voci che mi sono giunte all’orecchio fossero vere, di tenerci presenti in un eventuale incontro (…)». Questa Pec, datata 7 agosto 2020, non ha mai ricevuto risposta. Dopo tre anni, sempre casualmente veniamo a sapere che la voce dell’agosto 2020 si stava concretizzando, allora riscriviamo al ministero della difesa, chiedendo come mai non avevano risposto alla nostra Pec del 2020. Ecco una parte dell’e-mail: «La nostra comunità agostiniana è rimasta sorpresa da questa notizia perché quando nell’agosto 2020 si ebbe sentore di qualche movimento che corrisponde a questa notizia, il 07/08/2020, personalmente inviai una pec al ministero della difesa, che però non ebbe alcuna risposta (…) Desideriamo con questa lettera chiedere di essere ascoltati per l’interesse che abbiamo anche noi di poter acquisire l’immobile (…)».
Questa volta riceviamo la seguente risposta:
«1. In esito a quanto reso noto con la lettera a riferimento, si comunica che l’immobile in oggetto permarrà in uso alla Difesa, fermo restando che a favore dello stesso, a partire dal 2019, è stato avviato uno specifico procedimento teso alla sua valorizzazione e al suo recupero funzionale in dual use (civile/militare), tramite la società in house del Dicastero – Difesa Servizi Sps.
2. In particolare, si evidenzia che il 03/05/2022, mediante lo strumento della «finanza di progetto», è stata aggiudicata la gara di affidamento, ad evidenza pubblica, all’operatore economico che, nell’attualità, sta ponendo in essere le attività propedeutiche all’adeguamento del bene immobile in parola quale struttura residenziale per la terza età (senior housing).
3. Si resta a disposizione per eventuali ulteriori informazioni si rendessero necessarie al riguardo».
Nostra replica:
«Ci rammarichiamo che non sia stata data risposta alla nostra lettera del 07/08/2020, nella quale abbiamo chiesto, e nuovamente chiediamo, che venga adeguatamente valutato il fatto che le finestre dell’immobile di cui trattasi si affacciano su un’area del convento e quindi su di un luogo sacro e votato al silenzio. Inoltre, le celle dei frati sono proprio adiacenti al corridoio dell’attuale caserma e la divisione è costituita da un semplice muro sottile. Pertanto, avevamo chiesto di essere in qualche modo cortesemente interpellati in relazione alle scelte che fossero state fatte, anche in considerazione della nostra originaria proprietà dell’intero complesso».
Risposta:
«1. In esito a quanto reso noto con la lettera in riferimento, si comunica di aver interessato al riguardo Difesa Servizi Spa.
2. Si resta a disposizione per eventuali ulteriori informazioni si rendessero necessarie al riguardo».
La Difesa Servizi Spa non ci ha mai cercato. Dopo questa sintesi, desidero fare solo una sottolineatura, e cioè che il bando è stato aggiudicato all’unica società che si è presentata alla cifra di euro 3.850.000 euro + Iva e quindi arriviamo a 4.697.000. Questa cifra diviso 384 farebbero 12.231,77 al mese. Non è una enormità per una Società di un certo spessore. Cifra sulla quale avremmo potuto competere anche noi con l’aiuto di benefattori. E azzardiamo anche un’altra cosa… chissà se per i frati mendicanti ed ex costruttori e proprietari di tutto il Complesso si poteva pensare anche ad una esenzione Iva da parte dello Stato e quindi saremmo arrivati ad una mensilità di poco più di 10.000 euro. Tutto questo se sono sempre i soldi ad interessare in prima istanza.
Per concludere una proposta che rivolgo alla Società Fastpol Srl che ha avuto un grande successo nel vincere il bando: considerato il grande fine filantropico che si propone detta Società nell’accogliere gli anziani a costi così bassi, come Agostiniani potremmo aiutarvi a trovare strutture idonee per questo obiettivo e che sono ormai disabitate e che vi costerebbero meno e rimarrebbero di vostra proprietà per sempre e così non oltraggiamo un luogo del Cinquecento che potrebbe rimanere con la funzione per cui è nato: luogo aperto alla Città ed in particolare al quartiere che tanto ha bisogno di essere riqualificato. Il nostro è un sogno e speriamo che questo sogno venga abbracciato prima di tutto dallo Stato, e in particolare dalla Difesa Servizi Spa, dall’amministrazione e Soprintendenza di Firenze e dal Fondo Edifici Culto che ha la missione di assicurare la tutela, la valorizzazione, la conservazione (e non la degradazione) e il restauro dei beni.