Il 12 febbraio la Comunità di Santo Spirito festeggerà il rientro della Pala di Filippino Lippi dopo il restauro e la mostra alle Scuderie del Quirinale. Dopo la Santa Messa, alle 10.30, breve presentazione e consegna del depliant preparato dal dott. Daniele Rapino.
Tra i dipinti più importanti conservati nella Basilica di Santo Spirito, splende oggi più che mai quest’opera di Filippino Lippi (1457 ca. – 1510) raffigurante Tanai Nerli e la moglie Nanna – i cui stemmi sono tenuti dagli angioletti ai lati degli archi centrali – al centro Maria, con in braccio Gesù bambino, San Giovannino, San Martino vescovo di Tours, Santa Caterina d’Alessandria. La datazione della pala, collocabile tra il 1494 e il 1498, anno della morte di Tanai, è giustificata da considerazioni di carattere iconografico: l’opera ricorda un episodio della vita del Nerli, il quale, il 5 novembre 1494, fu inviato dal governo fiorentino insieme ad altri quattro ambasciatori a trattare la pace con Carlo VIII di Francia, che stava invadendo l’Italia. Sullo sfondo della composizione, a destra, è accuratamente rappresentata una strada cittadina: in primo piano l’antico Palazzo Nerli in Borgo San Jacopo e fuori della porta Tanai che, tornato dalla missione con l’abito da viaggio degli ambasciatori e accompagnato da un cavallo riccamente bardato e da un servo armato, saluta la moglie ed il figlio. Tanai arrivò in città l’11 novembre 1494, festa di San Martino, vescovo di Tours e patrono di Francia, rappresentato a sinistra; mentre l’accordo fra Carlo VIII e la Repubblica fiorentina fu firmato, nello stesso anno, il 25 novembre, giorno dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, raffigurata sulla destra. Troviamo anche il piccolo Giovanni Battista, patrono di Firenze. Grazie al sapiente restauro sono emersi dettagli precedentemente imprigionati dalla patina che uniformava e oscurava la brillantezza delle vesti (straordinario il nero di Tanai), la luminosità del paesaggio fiorentino, i richiami classici come scolpiti in rilievo dei delfini, armi e mascheroni sui pilastri che sorreggono le arcate alle spalle dei protagonisti.
Cappella Nerli. Filippino Lippi,Madonna con il Bambino e San Giovannino fra San Martino Vescovo, Santa Caterina d’Alessandria e i due committenti. 1494/1498 circa.