E’ nella mente di tutti ancora il ricordo del maestoso presepe di Matera dell’anno scorso che è stato ospitato nella nostra Basilica di Santo Spirito per quasi due mesi e che ha visto la presenza di decine di migliaia di visitatori.
Un’esperienza che ci ha stimolati anche quest’anno a fare ancora qualcosa di bello da poter condividere con tutti: la popolazione del quartiere di Santo Spirito, tutta Firenze e con tutti i turisti che saranno accolti nel periodo natalizio.
L’idea che la comunità agostiniana insieme ai laici ha voluto tenere presente è quella di offrire un messaggio che non allontani l’attenzione dal Dio che si è fatto carne.
Abbiamo così accolto la proposta dell’amico Giovanni Gazzaneo di ospitare i presepi in terracotta dell’artista Marcello Aversa. La mostra avrà per titolo «Il canto della vita» e inizierà il suo percorso dai quattro altari laterali della navata di sinistra, per poi proseguire nel vestibolo e concludersi nella sacrestia e le opere di Aversa faranno corona al Crocifisso di Michelangelo. La mostra verrà inaugurata il 7 dicembre con la celebrazione eucaristica alle ore 18 e poi benedizione in sacrestia. Il tutto si concluderà con un concerto.
Ma non è tutto qui. Alle ore 17 sempre del 7 dicembre sul sagrato della Basilica sarà inaugurato il presepe e verranno accessi anche due alberi di 5 metri l’uno con la caratteristica che saranno addobbati con disegni colorati dai bambini delle scuole Agnesi, Torrigiani, Nencioni, San Pier martire e la scuola catechistica di Santa Felicita.
Questi disegni sono realizzati con la tecnica dei sabbiarelli di Alberto Ferrari di Grezzana (VR). Ad ogni bambino è stato consegnato un cartoncino di diversi soggetti (fiocco di neve, angelo, albero di Natale…), e dovranno staccare pezzetti di carta e sotto rimane la parte con la adesiva, e su questa superficie apporranno dei colori particolari fatti con della sabbia, i sabbiarelli appunto… I bambini poi porteranno i loro cartoncini a Santo Spirito e li metteranno sui due alberi di Natale illuminati, per questo li chiameremo «alberi dei sabbiarelli». Sono stati distribuiti oltre 600 cartoncini. Le classi che lo vorranno, potranno (o prima o dopo il 7 dicembre), venire a Santo Spirito, mettere i loro sabbiarelli sugli alberi e avere una visita guidata della chiesa, della sacrestia con il crocifisso di Michelangelo e il chiostro. Perché questa iniziativa? L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di consegnare la piazza e il sagrato di Santo Spirito ai bambini e alle loro famiglie. Comprendere che nessuno vuole che la piazza e il sagrato si svuotino, ma che ci si stia con decoro e rispetto dell’ambiente e degli altri. Questo è il motivo della festa che faremo con i bimbi che alle ore 17 verranno salutati dalla comunità agostiniana e dalle autorità presenti. A seguire il coro di Firenzuola Na’ara (direttore Edoardo Materassi) animerà con canti natalizi, coinvolgendo i bambini e per finire, mentre vengono offerti thé e dolci (preparati dalle mamme, dalle nonne e da chiunque lo desidera) ci sarà l’animazione dei babbi Natale di Firenze.
Tornando alla mostra dei presepi, il pezzo centrale sarà l’albero della vita realizzato appositamente per questa occasione. E’ in terracotta ed è composto da ottantamila pezzi ed è alto due metri e trentasette centimetri. Quest’opera interpreta in modo originale l’antica tradizione del «presepe di Pasqua», e lungo il suo sviluppo verticale narra episodi della Storia della Salvezza, con scene tratte dall’Antico e Nuovo Testamento: dalla creazione di Adamo ed Eva al peccato originale, dall’annunciazione alla nascita di Gesù, alla sua passione e morte, alla resurrezione. Il titolo di quest’opera è allora appropriato: VITA SEMPER VINCIT. Ed è appropriata anche la posizione in cui verrà messa, perché sarà a fianco del Crocifisso di Michelangelo, capolavoro giovanile del maestro del Rinascimento. Questo albero della vita è accompagnato da altre trenta opere che saranno esposte nella nostra Basilica. Tutte opere del maestro Marcello Aversa.
Queste opere mi fanno venire in mente il testo del capitolo 22 dell’Apocalisse:
«L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume di acqua viva e limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città ed a una parte e dall’altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese». Questo deve essere lo scopo di queste proposte artistiche e che richiamano ancora qualcosa di bello della nostra tradizione cristiana e non dobbiamo avere paura di riproporre perché la meraviglia che suscitano nei cuori, possano essere ancora un’occasione per riflettere e domandarsi ancora oggi perché Dio si è incarnato.
Padre Giuseppe Pagano
Priore della Basilica di Santo Spirito