Celebriamo con gioia, o Maria,
il giorno in cui hai partorito il Salvatore:
tu, sposa, il creatore delle nozze;
tu, vergine, il principe dei vergini.
Felice, perché ancor prima
di dare alla luce il Cristo,
hai accolto il Maestro,
hai ascoltato la parola di Dio,
e l’hai messa in pratica.
Hai accolto la verità nella mente
più che la carne nel ventre.
Beata per averlo concepito,
ma ancor più beata
per averlo accettato con la tua fede.
Con la carità fervente della tua fede
hai meritato che in te sbocciasse quel santo Germe,
Egli il Creatore che ti ha eletto
e ti ha eletto per essere tua creatura.
In te si è formato
Colui che ti ha creato;
in te si è fatto carne
il Verbo di Dio.
Il Verbo si è congiunto alla carne,
ed è il tuo grembo
il talamo del grande connubio.
Vergine ti ha trovato
nel suo concepimento;
vergine ti ha lasciato
nella sua nascita.
Ti ha concesso la fecondità,
ma non ti ha privato dell’integrità.
Sei vergine, sei santa.
Molto è quanto hai meritato,
perché molto ti è stato donato, hai ricevuto.
Hai meritato di dare alla luce
Il Figlio dell’Altissimo,
ma eri umilissima.
Hai fatto la volontà del Padre,
e l’hai fatta per intero.
Per questo sei santa,
per questo sei beata!
Ascolto il saluto dell’angelo
e riconosco che in te
è la mia salvezza.
Ave, piena di grazia!