Il Convento di Santo Spirito ospiterà una nuova conferenza nell’ambito dei Convegni di Santo Spirito 2024, ciclo culturale dedicato quest’anno al tema “Il carisma agostiniano – I Conventi: centri di spiritualità, religiosità e cultura”. Il 12 novembre, alle ore 17:30, Francesco Suppa, dottorando della Scuola Normale Superiore di Pisa, presenterà “Santo Spirito e la città ideale del Rinascimento: una proposta per la ricomposizione unitaria del complesso monumentale”.
Nella conferenza, Suppa esplorerà il complesso di Santo Spirito come espressione di una “città ideale” rinascimentale, proponendo una visione architettonica che mira a riunificare il patrimonio storico e culturale della basilica e del convento, con un impatto significativo sul tessuto urbano di Firenze.
Per l’evento sono stati invitati il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la Sindaca di Firenze Sara Funaro e l’Arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, a testimonianza dell’importanza dell’iniziativa per la comunità cittadina e per il patrimonio culturale.
Prima della visita, dalle ore 16.30 sarà possibile partecipare ad una visita guidata al complesso monumentale di Santo Spirito, accompagnati dalla Storica dell’Arte e Guida Turistica Giulia Bacci Tirinnanzi.
Parte integrante dei Convegni di Santo Spirito 2024, il tema di quest’anno – “Il carisma agostiniano – I Conventi: centri di spiritualità, religiosità e cultura” – mira a far emergere il valore dei conventi come spazi di riflessione spirituale e culturale. Questo ciclo di incontri comprende conferenze, spettacoli e visite guidate e si concluderà con una messa il 15 dicembre. In questo contesto, la proposta di Suppa si collega a recenti riflessioni dell’UNESCO sull’importanza di preservare l’integrità storica dei complessi monumentali della città, sottolineando il valore dell’unità architettonica e culturale di Santo Spirito.
Con un invito aperto a tutta la comunità, i Convegni di Santo Spirito offrono uno spazio di incontro e dialogo in cui storia, cultura e spiritualità si intrecciano, rendendo questo ciclo un’importante occasione per riscoprire il patrimonio culturale della città e promuovere una maggiore sensibilità verso i suoi tesori.