Firenze, 7 aprile 2011 – SANTO SPIRITO, prime ore di un pomeriggio che tende già all’estate. Questo anomalo caldo porta la gente in strada, popola i dehors e le scalinate della piazza di un’umanità eterogenea fatta di biondissime ragazze americane che mangiano la pizza sedute per terra e di signore che fanno una breve pausa dopo aver portato i cani a passeggio.
E poi stranieri, pantaloncini già corti e macchina fotografica, che tra uno scatto e l’altro si soffermano curiosi su un uomo che dorme accasciato per terra o sulla donna appisolata sulla fontana centrale della piazza. Poco distante, intanto, un altro clochard ha già acceso il fuoco sotto al pentolino. «Sembra di essere al campeggio», dicono i vigili urbani che presidiano la zona prima di farlo allontanare. Nel frattempo un altro senza tetto, lunghi rasta grigi sulle spalle nude e tatuate, si avvicina ai ragazzi che pranzano sulle scalinate della chiesa e parla, canta, si fa insistente. Cerca un’attenzione che nessuno gli dà.
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